Ricominciamo con il sapone giusto!
Com'é nato il sapone e qualche consiglio per dargli nuova vita
Ciao bella creatura,
eccoci di nuovo insieme dopo la pausa estiva! Com’è andata l’estate? Sei riuscitə a dedicarti un po’ di tempo e staccare la spina?
Come ti raccontavo nell’ultima newsletter, a luglio sono partita per il Cammino di Santiago: 400km di pura felicità! Avrei mille cose da raccontarti su questa meravigliosa esperienza (che ti consiglio di vivere almeno una volta nella vita) ma forse è meglio non farlo qui… 😇
Cosa ti racconto nella newsletter di questo mese:
Ho pubblicato il nuovo calendario dei corsi (alcuni saranno anche online! 🤫)
Un po’ di storia: le origini del sapone
Com’è fatto il sapone?
Ma… posso fare il sapone senza soda caustica?
Missione del mese: recuperare gli scarti dei saponi!
Direi di partire, che dici?
Un’ondata di nuovi corsi di autoproduzione!
Con l’arrivo di settembre ho aggiornato il calendario dei miei corsi, da settembre a dicembre. Sono super felice, perché oltre ad aver confermato dei meravigliosi partenariati (grazie Case Carlet a Vittorio Veneto e Biostorie a Montebelluna per la super accoglienza), ci sono anche alcune novità!
Dopo il successo del corso estivo sullo shampoo solido, l’Erboristeria di Serravalle (Vittorio Veneto) mi ha concesso una nuova data a settembre per un laboratorio di sapone! 👉 Corri ad iscriverti
Perché non combinare un laboratorio di sapone con un’ottima cena veg? Ti aspetto il 13 settembre alla Casa La Buona Stella (Montebelluna) per una serata unica nel suo genere! 👉Unisciti a noi
In seguito a diverse richieste, ho deciso di provare a lanciare a novembre 3 workshop live online (sapone, shampoo solido e deodorante): l’occasione di lavorare al fianco di chi non ha modo di partecipare ai miei corsi in presenza! 👉 Pre-iscriviti ora
Animare laboratori di autoproduzione è una vera passione per me e sono davvero felicissima di poter continuare a creare momenti di incontro con tante belle persone come te. Sono sempre disposta a muovermi, quindi se conosci una realtà vicino a te che potrebbe accogliere i miei laboratori, non esitare a farmelo sapere! 🤗
Un po’ di storia: le origini del sapone
In molte culture antiche, il significato della cura della pelle e dei preparati cosmetici si estendeva oltre la cura e la guarigione del corpo fisico. Da un punto di vista filosofico, sia la pulizia che la bellezza erano considerate principi sacri. Gli antichi egizi adoravano divinità rappresentative di questi principi e la pulizia rituale e il bagno erano richiesti ai medici, a quelli nel sacerdozio e a coloro che si occupavano della bellezza degli altri (come estetistɜ, parrucchierɜ e profumierɜ) (Manniche, 1999).
Sebbene la prima forma di sapone (costituita da acqua, olio e un alcali come calce o cenere) sia stata documentata nell'antica Babilonia intorno al 2800 a.c., gli antichi usavano acqua, oli e materiali vegetali in varie forme per rimanere puliti (Toedt et al., 2005). I nostri antenati in tutto il mondo hanno notato che fare il bagno con alcune piante, come l'erba saponaria (Saponaria officinalis), la corteccia di sapone (Quillaja saponaria), l'agave (Agave spp.), la yucca (Yucca spp.) e l'horsetai (Equisetum spp.) — che spesso crescevano vicino ai corsi d'acqua — li lasciava più puliti che fare il bagno senza di essi (Toedt et al., 2005). Ora sappiamo che tutte queste piante contengono saponine, composti vegetali che fungono da tensioattivi naturali, che sono detergenti schiumogeni.
Nel corso dell’anno avrò modo di raccontarti qualcosa di più su queste piante ed approfondiremo insieme il concetto di tensioattivi naturali. Ma intanto scopriamo…
… Com’è fatto il nostro sapone?
Se già mi segui sui social (o se hai già partecipato ad uno dei miei corsi di saponificazione) conoscerai già questa storia. Per i nuovi iscritti, ecco uno schemino facile facile che riassume le componenti del sapone artigianale:
Semplicissimo hai visto? Con pochissimi ingredienti si può realizzare un sapone in casa. Eppure molte persone non sperimentano l’autoproduzione del sapone, considerandolo pericoloso per via dell’utilizzo della soda caustica. Ci sono sicuramente delle precauzioni di sicurezza da rispettare, ma questo non deve assolutamente impedirti di provare a fare in casa il sapone! Nel video quì sotto ti elenco le misure di sicurezza da applicare 👇
Ma… posso fare il sapone senza soda caustica?
Credo di aver sentito questa domanda decine e decine di volte 😅
Andrò dritta al punto: NO… se vuoi realizzare un sapone artigianale al 100%. Questo perché è solo dalla reazione chimica tra la soluzione grassa e soluzione alcalina (con soda caustica o lisciva di cenere) che nasce il processo di saponificazione.
“Come può un sapone fatto in casa non essere artigianale al 100%?”. Con questa percentuale ho voluto differenziare i saponi fatti con metodo a freddo o a caldo (con soda caustica/lisciva di cenere) da quelli che vengono chiamati Melt & Pour (sciogli & versa). Si tratta di impasti di glicerina “pronti” pronti per essere personalizzati con colori e fragranze dopo essere stati sciolti e lasciati indurire nelle formine desiderate.
Per unə artigianə del sapone, l’opzione Melt & Pour non ha alcun interesse, ma non nascondo che può essere un buon modo per prendere confidenza con l’autoproduzione, da provare anche con i più piccoli!
Se ti stai lanciando nel mondo dell’autoproduzione, qui trovi le mie risposte alle domande che mi vengono fatte più frequentemente sul sapone fatto in casa. E per qualsiasi dubbio o perplessità, non esitare a contattarmi direttamente! Trovi i miei recapiti qui 💌
Missione del mese: recuperare gli scarti dei saponi!
“Francesca, tu che sai, come posso dare una seconda vita alle saponette troppo piccole o agli scarti dei saponi?”
Nella newsletter di questo mese voglio darti diversi spunti per compiere una missione non così scontata: ridurre a 0 i resti dei saponi!
1. Sacchettino porta sapone
Una manna dal cielo per recuperare saponi e shampoo solidi: lo uso tantissimo perché mi permette di consumare completamente i piccoli resti e non richiede nessun tipo di sforzo 😏 Io ne uso uno come quello che vedi in foto, ma qualsiasi sacchettino in cotone leggero (che lasci passare la schiuma) va benissimo!
P.S. Ricordati di farlo sempre asciugare bene per evitare che il tessuto ammuffisca e che i batteri proliferino!
2. Creare una nuova saponetta
Per ottenere il meglio da una saponetta “ricostruita” l’ideale sarebbe utilizzare solo piccoli pezzi dello stesso sapone (aventi la stessa ricetta), in questo modo avrai la certezza del prodotto finale che otterrai (benefici, caratteristiche, ecc.). Probabilmente a casa avrai tanti pezzetti di saponette diverse… Ovviamente puoi sperimentare comunque! Ecco allora qualche consiglio:
grattugia o frantuma in pezzi piccolissimi i resti delle saponette;
versali in una ciotola in acciaio inox e scioglili a bagno maria;
aggiungi qualche cucchiaio di acqua un po’ alla volta all’interno della ciotola per facilitare lo scioglimento dei pezzetti di sapone (qb per creare un impasto morbido ma non liquido);
una volta pronto l’impasto aggiungi fragranze e/o polveri vegetali se desideri personalizzare il tuo sapone (mi raccomando, assicurati di avere una base neutra in odore e colore prima di personalizzare!);
versa il sapone nello stampo in silicone, pressando bene con un cucchiaio per evitare la creazione di bolle d’aria nel tuo nuovo sapone;
aspetta un paio d’ore che il sapone si raffreddi e si indurisca;
togli la saponetta dallo stampo con delicatezza e… goditi il tuo nuovo sapone rigenerato!
Ultimo consiglio: se non sai quali saponette hai unito tra di loro, usa questo sapone solo per le mani.
3. Scarti… are the new decorazioni!
Se hai voglia di realizzare dei saponi di “design”, sfrutta gli scarti per aggiungere un tocco di creatività ai tuoi prossimi saponi autoprodotti. Ecco due idee:
A. tagliuzza gli scarti ed inseriscili nell’impasto del nuovo sapone per ottenere un bellissimo effetto al taglio;
B. inserisci gli scarti sulla superficie del tuo nuovo sapone (nastro medio/forte) per creare delle decorazioni uniche!
Eccoci arrivati alla fine di questa newsletter. Spero che ti sia piaciuta! Noi ci risentiamo tra un mesetto ma intanto non esitare a seguire i miei aggiornamenti su Instagram e, se ti va, a partecipare ad uno dei miei prossimi corsi (zona Vittorio Veneto e Montebelluna e a novembre anche online!).
Un abbraccio fortissimo 💖
Francesca