Buongiorno creatura,
eccomi qui per un nuovo appuntamento a tema cosmesi naturale! Are you ready?
All’ordine del giorno di oggi:
Ingredienti cosmetici dannosi (… ma non per tutti);
Parliamo di capelli e come prendercene cura;
I miei esperimenti del mese: shampoo secco (con ricettina)!
Una questione di punti di vista
Recentemente è successa una cosa che mi ha lasciata… perplessa. Ti spiego meglio...
Ho creato sui social un post sugli ingredienti cosmetici dannosi. Premetto che è un argomento piuttosto complesso e, nonostante io non abbia una formazione in chimica o cosmetologia, mi sono affidata a fonti che so essere attendibili. Questo contenuto ha attirato l’attenzione (ed il disappunto) di una persona più formata di me. Era molto infastidita e mi chiedeva di smettere di divulgare informazioni false sui cosmetici.
Sul momento mi sono sentita subito in colpa, non avendo fatto anni di studi specifici sul tema, non essendo “qualificata”, ho pensato di aver fatto una cavolata. “Non avrei mai dovuto affrontare quel tema!”. Ho respirato profondamente ed ho deciso di aprire il dialogo: ho ripreso in mano le mie fonti, i libri che avevo studiato e dai quali avevo tratto quelle informazioni, ed ho fatto sentire la mia voce.
Parlando con questa persona ho capito che in realtà non c’era un giusto o uno sbagliato in quello che dicevamo. Non aveva torto lei e non avevo torto io. Si trattava solo punti di vista diversi: lei sostenitrice della cosmesi tradizionale ed io della cosmesi slow, tutto qui.
La cosmesi tradizionale accetta e considera validi (poiché regolamentati) degli ingredienti che per la cosmesi slow sono da evitare.
“Se un prodotto è in vendita, vuol dire che fa bene alla pelle, altrimenti non lo avrebbero commercializzato!”
Così come per l’alimentazione, il fatto che il cibo spazzatura esista, sia regolamentato e sia socialmente accettato, non significa che faccia bene al nostro corpo. Non so tu cosa ne pensi, ma io la penso così.
I derivati petrolchimici non si prendono cura della nostra pelle o dei nostri capelli, ma innescano un circolo vizioso di continua necessità, che rappresenta per l’azienda cosmetica produttrice una fonte di costante guadagno.
Cosmetici naturali, come riconoscerli dall’etichetta - Deborah Lazzaro
So che ne abbiamo già parlato nella scorsa newsletter, ma voglio insistere ancora una volta sull’importanza di leggere l’etichetta per fare scelte di acquisto consapevoli. Non solo per il prodotto che utilizziamo sul nostro corpo, ma anche per il tipo di industria cosmetica che vogliamo sostenere.
Ti lascio qui sotto due link che potranno tornarti utili in questo senso:
Parliamo un po’ di capelli
Parlo tantissimo di saponi (di solito), ma oggi ho voglia di cambiare un po’ e di parlarti di capelli. In questi giorni sto proprio preparando un corso su questo: perché non condividere in anteprima qualche informazione interessante?
Partiamo dalle basi. La prima cosa da sapere sui capelli è che il capello è quasi del tutto morto. In ogni capello è possibile riconoscere diverse parti, tra le più importanti il fusto e la radice.
Il fusto
Il fusto, ovvero la parte visibile del pelo, esterna alla cute ed è prevalentemente composto da cheratina (proteina). Il capello (fusto) è composto a sua volta da tre parti concentriche:
La cuticola: parte esterna, sottile, costituita da cellule trasparenti e sottili, al microscopio appare come una spiga di grano. Può aprirsi con la temperatura calda e chiudersi con il freddo. È la prima parte ad essere danneggiata in caso si utilizzi uno shampoo inadeguato, delle spazzole o in caso di trattamenti come le permanenti. Inoltre, la cuticola è responsabile della brillantezza del capello.
La corteccia: è la parte intermedia ed è la componente più consistente del capello (80/90% del peso del capello). Le cellule che la compongono trattengono la melanina, responsabile del colore, della forza e dell'elasticità del capello. Con l’età la melanina tende a ridursi, rendendo il capello bianco.
Il midollo: costituisce la parte più interna del capello ed è formato da cellule con poca cheratina, arrotondate e separate tra loro da dei cuscinetti di aria. In questo modo si consente la protezione dal freddo. Negli animali il midollo dei peli è molto più grande rispetto ai peli degli uomini e consente loro di ottenere una protezione migliore dagli agenti climatici.
La radice
La radice del capello è il "bulbo pilifero", inserito in profondità del cuoio capelluto. È una parte vivente e piuttosto complessa che produce le cellule che costituiscono il capello. Le ghiandole sebacee sono annesse al bulbo. Queste producono sebo, che ha il compito di proteggere il capello e il cuoio capelluto e permettono di nutrire e far brillare i capelli. Se si ha i capelli grassi, significa che c'è probabilmente un disequilibrio a questo livello.
In questa breve introduzione puoi notare quanto ogni singola parte abbia una funzione specifica che è importante conoscere per proteggerla e mantenerla al meglio. Di seguito ho riassunto qualche piccola accortezza che puoi iniziare a mettere in pratica da subito!
Come prenderci cura dei capelli (al meglio)
Di seguito ti riporto qualche indicazione chiave, tratta dal libro “La bellezza sostenibile”, su come prenderci cura al meglio dei nostri capelli:
Preservare l’acqua: lavare continuamente i capelli non è il modo migliore per mantenerli sani e forti nel tempo. Non ha neanche un impatto positivo sull’ambiente, a causa del consumo eccessivo di acqua e delle sostanze tossiche presenti nei prodotti, che poi finiscono nello scarico. Cerchiamo di lavarli un pochino meno: con il tempo i capelli si adegueranno ed avranno meno bisogno di essere lavati frequentemente. Lo shampoo secco può essere un ottimo alleato tra un lavaggio e l’altro!
Pulire i capelli: per mantenere i capelli sani, è importante usare uno shampoo senza solfati. Farà meno schiuma ma sarà molto più delicato! Come citato poco fa, lava i capelli il meno frequentemente possibile ed utilizza lo shampoo secco (anche autoprodotto) per mantenere i tuoi capelli puliti più a lungo. Tra poco ti svelo la ricetta per realizzarlo in casa!
Nutrire i capelli: per nutrire correttamente i capelli è necessario capire quanto sono porosi (cuticole aperte o chiuse) e scegliere degli ingredienti adatti a seconda del tipo di capello. Qui sotto trovi una lista di oli divisi per categoria, può essere un primo aiuto per la scelta dei tuoi prossimi trattamenti per capelli.
Vorrei spiegarti bene bene tutto, ma qui non ho abbastanza spazio per farlo purtroppo... Se hai voglia e modo, ti aspetto ai miei prossimi corsi sullo shampoo solido!
I miei esperimenti del mese: shampoo secco!
Lo avevo già sperimentato tanti anni fa e mi ero trovata molto bene: nel mese di aprile mi sono cimentata nell’autoproduzione ed utilizzo dello shampoo secco!
Lo shampoo secco esiste fin dagli anni ‘40 ed è fondamentalmente una formulazione in polvere che va a mascherare l’eccesso di sebo del capello. Ecco la ricetta che ho realizzato in casa:
1 cucchiaio di amido di mais (o altro amido),
1 cucchiaio di argilla bianca,
1 cucchiaio di arancia amara in polvere,
3 gocce di olio essenziale (lavanda, tea tree o limone).
Se hai i capelli scuri, puoi sostituire l’argilla bianca con del cacao amaro in polvere o della polvere di rhassoul.
Come usarlo? Mescola bene tutte le polveri e poi, con l’aiuto di un pennello da trucco (di quelli grossi) spargi la polvere sul cuoio capelluto e massaggia con le mani. Per comodità io divido i capelli in più sezioni e lavoro una sezione alla volta.
Una volta passata tutta la testa, elimina l’eccesso con una spazzola. E voilà, il gioco è fatto!
Ti invito caldamente a provarlo e a raccontarmi come ti trovi!
E anche questa newsletter è arrivata al termine. Spero che ti sia piaciuta e che tu abbia dei nuovi spunti per lanciarti nel mondo dell’autoproduzione!
Come sempre ci risentiamo tra circa un mesetto. Nel frattempo, non esitare a seguire le mie avventure su Instagram e, se ti va, a partecipare ad uno dei miei prossimi corsi (zona Vittorio Veneto e Montebelluna).
Un bacione grande 💖
Francesca